Vita di Scuderia

Questione di sicurezza nostra e del nostro amico cavallo

Salve, sono Mariangela. Ho 17 anni e ho iniziato da poco a frequentare una scuderia e ad andare a cavallo. Tra le tante frasi che sento dire e che corrispondono a delle azioni ben precise ce n’è una che mi ha particolarmente colpito anche perché quando mi è stato detto di eseguirla non immaginavo cosa volesse dire. Si tratta del ‘legare il cavallo ai due venti’. Ora so cosa significa ma il perché lo si faccia in parte mi sfugge, come del resto credo sfugga all’uomo di scuderia al quale ho chiesto lumi e che non mi ha affatto convinto con la sua spiegazione. Sono però sicura che voi possiate darmene di migliori.

La risposta della redazione

Ciao Mariangela grazie per la fiducia… speriamo di non deluderti. Spesso, alla base di frasi e modi di dire che, come giustamente dici tu, corrispondono ad azioni ben precise, ci sono infatti dei concetti che possono apparire (ma solo apparentemente) banali. Nello specifico ‘legare il cavallo ai due venti’ rientra in quelle che potremmo definire le buone abitudini da tenere in scuderia. Buone abitudini perché sono frutto di esperienze che hanno come finalità principale, e vorremmo sottolineare esclusiva, la sicurezza nostra e quella dei nostri amici cavalli. Detto questo, nel caso del tuo quesito, legare il cavallo usando una doppia longia agganciata ad ambo i lati della cavezza, non ha la funzione di assicurare il cavallo in maniera maggiore, più solida. La funzione principale di questo metodo è infatti quella di evitare che il cavallo si sposti da un lato, piuttosto che un altro, schiacciandoci pericolosamente contro una delle pareti del corridoio della scuderia o del box doccia o del solarium. Questo perché quando è legato da ambo i lati il cavallo non riesce a spostarsi tutto di un lato e noi eviteremo di ritrovarci intrappolati tra lui e la parete. A questo punto vorremmo però completare l’argomento aggiungendo un particolare che sicuramente avrai visto. Ci riferiamo agli occhielli di spago fissati agli anelli laterali della cavezza dove vengono agganciati direttamente i moschettoni della longia. Ebbene, anche questo trucchetto rientra nelle buone abitudini da tenere in scuderia. Nell’eventualità, non rara, che il cavallo decida di strattonarsi o di buttarsi indietro, gli occhielli di spago rompendosi eviteranno infatti che il cavallo rimanga ‘appeso’ alla cavezza e, perdendo equilibrio, cada e si faccia veramente male.